gomma siliconica
90x180 cm ca.
2009

Il segno di dove veniamo è sul nostro corpo, proprio al centro.
Dove vogliamo andare, quello che vogliamo essere, lascerà i suoi segni su di noi.
Ne Il ritratto di Dorian Gray, Wilde descrive la fisionomia come l'immagine della nostra vita, su essa rimangono i segni delle nostre azioni, dei nostri sentimenti.
Melville alla fine del romanzo Moby Dick parla della pelle della balena come di una pagina bianca su cui sono rimasti i segni delle battaglie con Achab, una scrittura, il racconto delle sue lotte per la vita.
Attraverso gli ombelichi ho scritto in Braille METAMORFOSI, perchè in questa parola è insita la tensione della ricerca di noi stessi, del nostro destino.

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